Rifugio "Città di Sarzana"
Sulle sponde del Lago Acuto (RE)
Il fascino per la montagna a volta diventa impegno deciso e continuo con essa. Fino alla decisione prendersi carico di un luogo importante come un rifugio.

Il mio continuo legame con la montagna, con il suo aspetto esterno o interno e, non ultimo, con il suo aspetto interiore, caratterizza da sempre la mia vita. L'evoluzione nel tempo del mio legame con essa è ciclica ma costantemente tesa ad una meta non ancora ben definita.
Le esperienze di trekking, di arrampicata, di speleologia, di fotografia, di viaggi e di geologia sono tutti tasselli di un mosaico che non ha ancora mostrato l'immagine definitiva, e che aspetta per rivelarsi chissà quali impulsi.
Trovare (o semplicemente immaginarsi) un mondo caleidoscopio di infinita bellezza in un piccolo cristallo di neve è cosa abbastanza normale per un amante della natura, ma se si tenta di andare oltre quello che la scienza vuol mostrare e si osserva il cristallo sciogliersi sulla mano mentre il pensiero veleggia verso il buio della grotta, i folletti delle faggete o le vesciche dei piedi durante un trekking al Fitz Roy, allora forse si è intrapresa la strada della conoscenza.
Le sensazioni, uniche e personali, provate in montagna diventano parte di me stesso e contribuiscono a rafforzare la mia convinzione che il mondo della libertà sia solo in parte un'utopia (come Cavallo Pazzo prima di tutti aveva già capito) e assaporare quei momenti diventa un modo per esorcizzare le paure.
La nuova esperienza sulle sponde del Lago Acuto tuttavia non serve a fuggire dalla realtà, ma piuttosto a cercare di vivere in maniera più distaccata la mia esistenza.
Rifugio C.A.I. "Città di Sarzana"
Località M. Acuto
Quota 1.580 Mt - Ramiseto - (RE)
Ariel, 01/01/2001