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Ultima Thule. Il Luogo Ideale della mitologia, il punto più lontano, la meta di ogni viaggio. Come lo Shangri-la delle popolazioni Himalayane o la Valle Perduta dei Walser. Potrebbe essere anche solo la collina dietro casa. Ma per ognuno è il luogo dove si desidera tornare.
Noi veniamo di lì: thuler.

Menaggio - M.te Grona

Il Balcone naturale delle Alpi Lepontine

Località Quota Dislivello Tempo Parziale Tempo Totale
Menaggio 1.000
Rifugio Menaggio 1.400 400 1:00 1:00
Monte Grona 1.736 336 2:00 3:00
I tempi sono indicativi e arrotondati in eccesso.

A zonzo sotto l'occhio del Cengalo
Fu A zonzo sotto l'occhio del Cengalo
Il Monte Grona è la tipica cima di modesta altezza che inspiegabilmente riesce a far sentire l'escursionatista tremendamente in alto e tremendamente soddisfatto. Già salendo al Rifugio Menaggio, tra le betulle, improvvisamente si spalanca la visuale di tutto il lago di Como, proprio nel punto in cui si divide nei due rami. Poi volgendo gli occhi alla montagna, imponente il baluardo roccioso del Grona sovrasta tutto il vallone. In cima, sul terrazzino roccioso, si domina anche il lago di Lugano, mentre la vista spazia sulle Grigne di fronte, sul Legnone più in su e in fondo sulle cime della Valchiavenna.

Da Menaggio, dopo aver traversato il piccolo paese di Breglia si giunge per una strada strettina alla frazione di Monti Breglia (1000 m.), qui si parcheggia e ci si incammina per una sterrata. Arrivati nei pressi di una baita si imbocca un sentiero che sale a sinistra in un bosco di betulle e faggi. Dopo la prima mezzoretta si esce fuori dal bosco, il panorama si apre e si continua a seguire il sentiero che attraversa un valloncello spoglio con un lungo semicerchio.

Il percorso pressocchè pianeggiante porta a un'ultima rampa e per gradoni all'accogliente Rifugio Menaggio.

Per arrivare in vetta esistono diverse opzioni: per chi ha dimistichezza con scale e verticalità c'è la ferrata "del Centenario CAO" con alcuni passaggi piuttosto esposti; esiste poi una "direttissima" che parte da dietro al rifugio e per risalti e canali detritici porta diritti in vetta, faticosa ma non pericolosa; infine la via più facile che partendo sempre alle spalle del rifugio conduce per prati a un colletto e piegando a sinistra segue la cresta nord, a tratti esile, fino alla croce della cima.

Il consiglio è di salire per la direttissima, che non richiede abilità alpinistinistiche, ma solo passo sicuro e piede fermo, e ridiscendere per la via normale più lunga ma panoramica e spettacolare. La discesa al rifugio richiede trequartidora e per tornare alla macchina un po' meno di un'ora, se non si ha fretta.

Attrezzatura:

A seconda della stagione. Imbragatura e cordini per la ferrata.

Cartografia:

Kompass foglio 91

Accesso:

Da Como si segue la strada che risale il lago fino a Menaggio, da qui fino a Breglia e poi a Monti Breglia.

Difficoltà Nonstante la quota limitata e un impegno non eccessivo perché alle volte è bello andare in montagna col piacere di godersi una giornata di aria libera senza dover necessariamente "lottare con l'alpe".

Note
Alcune spiegazioni sulle classificazioni e sui voti
Periodo
In che periodo è meglio andarci. ( L'iniziale della stagione: P, E, A, I )
Voto
È espresso in birre, da 1 a 5. Quante birre sareste disposti a pagare per andarci?
Difficoltà
La votazione è classificata con le seguenti voci: COMA, MOSCIO, BARZOTTO, DURO, CACIOPPO.
Con chiaro riferimento alle varie fasi della massima espressione di "valenza" dell'uomo!! E quindi anche dell'alpinista giovane dentro e brillante fuori, col ginger o il barbera nelle vene, a scelta.
Area Periodo Difficoltà Voto
Alpi Lepontine
CO
P E A I duro

Fu, 01/01/2001