Dosso Liro - Rifugio di Vincino
Per una volta, vogliamoci bene... E' inverno, la neve tanta, la luce poca e le gambe molli. Ecco dunque un'escursione soft, dal carattere conviviale,
per trovarsi davanti a un fuoco a parlare dei progetti futuri.
Località | Quota | Dislivello | Tempo Parziale | Tempo Totale |
---|---|---|---|---|
Dosso Liro | 625 | |||
Pian delle Castagne | 850 | 225 | 0:30 | 0:30 |
Ponte di Vincino | 836 | -14 | 1:00 | 1:30 |
Rifugio Vincino | 1.160 | 324 | 0:45 | 2:15 |
I tempi sono indicativi e arrotondati in eccesso.

Questo posto è riportato sulla guida CAI-TCI come Pian delle Castagne, ma se ben mi ricordo su una delle baite era indicato un altro toponimo.
Comunque, è un luogo da feste paesane e i castagni sono grandi e belli (buon motivo per fare questo giro in ottobre, a pensarci). Lì, sulla sinistra, parte il sentiero, che è quello in leggera discesa, indicato col segnavia 4 della via dei monti lariani. In ogni caso, c'è anche l'indicazione per il rifugio Vincino. Si prosegue a mezza costa con saliscendi non troppo marcati e buona esposizione al sole. L'ambiente, inizialmente piuttosto antropizzato, mostra ben presto segni evidenti di abbandono. Diversi gruppi di baite sono sparsi sulle pendici impervie di questi monti; pochi sono però i nuclei ristrutturati.
Il paesaggio, sebbene sia di media quota, ha un'aria di severità e solitudine.
Il sentiero si addentra progressivamente nella valle, avvicinandosi via via al torrente. Dopo non molta strada si comincia anche a vedere la nostra meta: Vincino è il grosso maggengo posto sull'altro versante, composto da diversi gruppi di baite. Indovinate qual è il rifugio? Esatto: è la costruzione più in alto di tutte, quella con le persiane verdi posta proprio al limitare del bosco. Dunque, bisogna attraversare il torrente e risalire dall'altra parte.
Durante questo tratto di discesa, si incontra qualche zona un po' franata che può richiedere un minimo di attenzione in caso di pioggia o ghiaccio.
Passato il torrente su un ponticello in cemento mezzo diroccato, si risale
dall'altra parte. Dopo un centinaio di metri di dislivello nel bosco, si sbuca alla base dell'alpeggio. A questo punto, almeno un pochino di fatica bisogna farla. Si abbandona il percorso della via dei monti lariani, che prosegue in piano, e si sale ripidamente fino in cima ai prati con percorso non obbligato, fino a destinazione.
I locali del rifugio, che è una vecchia caserma della Finanza ristrutturata (zone di contrabbandieri...), sono al piano di sopra. Troverete un locale cucina, stretto e lungo, con camino, gas, stufa e stoviglie, un dormitorio grande, anch'esso riscaldabile, e una stanza più piccola: in tutto, una ventina di posti con materassi e coperte. Nel sottoscala, la legna per il riscaldamento non manca. Siete venuti fin quassù solo per riposare, o quasi, e vi sentite un pò in colpa? Guardate il libro del rifugio. Gente che festeggia compleanni e capodanni ce n'è molta. Gente che sale sul Cardinello (la montagna fatta a cupola che vedete a nord), molta meno. Godetevi il panorama sulla vallata e sulle montagne dell'altra sponda del lago, scaldatevi al fuoco e, raccomandazione ovvia, rimettete a posto per bene quando ve ne andate. I gestori gradiscono anche gruppi numerosi; con le quote dei pernottamenti riescono a garantire un ambiente confortevole e ben organizzato. Un applauso a loro.
Se invece non volete oziare, ma camminare, le possibilità non mancano.
Tuttavia, i giri che partono da Vincino sono di un'altra pasta rispetto al percorso che porta al rifugio, anche perché i sentieri non mi sono parsi segnati benissimo. Ci si può anche collegare ad altri rifugi della zona, quasi tutti non gestiti, in ambienti aspri e molto solitari. In particolare, gente del luogo mi ha consigliato la traversata alla capanna Como (che è comunque un posto che merita assolutamente una visita di per sè); non so però dir nulla di utile sul percorso.
Ultima, ma essenziale osservazione. Se non era chiaro dall'inizio, il rifugio è senza gestore. Le chiavi si ritirano, previa prenotazione, presso il Bar-Ristorante "Il Ponte" di Gravedona (tel. 0344/85223), che si trova sulla statale poco prima della deviazione per Dosso Liro. Il pernottamento, comprensivo dell'uso di legna, gas, ecc., costa 15 sacchi a testa.
Attrezzatura:
Da bassa quota. Salami e vini fortemente indicati.Cartografia:
Kompass 93-94 per i dintorni, ma la destinazione resta leggermente fuori da entrambe.Accesso:
In auto da Como lungo la SS340 "Regina" fino a Gravedona. Di qui, deviazione a sinistra per Peglio-Livo-Dosso Liro. Dopo alcuni km, nuovo bivio. Prendere ancora a sinistra per Dosso Liro (a destra si va a Peglio-Livo). Arrivati in paese, si può lasciare la macchina, oppure proseguire ancora fino a quando la strada da asfaltata diventa cementata. Qui (Pian delle Castagne) parte il sentiero. Dosso Liro è raggiungibile anche con autobus pubblico da Dongo; ipotesi da non trascurare se si vuol fare una traversata di più giorni.Note:
Escursione provata il 3-4/2/2001, in condizioni invernali. Grazie alla buona esposizione al sole, il giro sembra fattibile tutto l'anno, tranne nei periodi successivi a nevicate intense. Tuttavia, se c'è ghiaccio - e noi ne abbiamo trovato in abbondanza - un po' d'attenzione in certi passaggi è d'obbligo.
Alcune spiegazioni sulle classificazioni e sui voti
Periodo
Periodo
In che periodo è meglio andarci. ( L'iniziale della stagione: P, E, A, I )
Voto
È espresso in birre, da 1 a 5. Quante birre sareste disposti a pagare per andarci?
Difficoltà
La votazione è classificata con le seguenti voci: COMA, MOSCIO, BARZOTTO, DURO, CACIOPPO.
Con chiaro riferimento alle varie fasi della massima espressione di "valenza" dell'uomo!! E quindi anche dell'alpinista giovane dentro e brillante fuori, col ginger o il barbera nelle vene, a scelta.
Con chiaro riferimento alle varie fasi della massima espressione di "valenza" dell'uomo!! E quindi anche dell'alpinista giovane dentro e brillante fuori, col ginger o il barbera nelle vene, a scelta.
Area | Periodo | Difficoltà | Voto |
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Alto Lario occidentale CO |
P E A | moscio |
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Nando, 01/01/2001