Alzare lo sguardo
“Lassù gli Ultimi” un pensiero di un vecchio amico per il Mangia e per chi mi vuol leggere
Non è così, ci sono momenti e situazioni che vanno oltre il puro stato emotivo e ti prendono, ti coinvolgono, tu le vorresti sfuggire ma non puoi, perché non sei tu che decidi ma un Altro.
Non è forse così caro Mangia.
Ecco, li ho visti, entrambi i genitori di tua moglie, precedermi nel lungo sentiero della vita, della vetta, ecco ora io so che farò una fatica boia quando salirò verso il Cistella perché mi mancherà il rumore dei loro passi.
Forse per noi amanti delle "montagne", nel modo più intimo, queste cose le viviamo non nella "disperazione", ma nella serenità, nella pace e nella misericordia di chi è abituato alle fatiche e ad "Alzare lo Sguardo".
"occorre alzare gli occhi oltre i confini delimitati dalle vette per incontrare l'azzurro infinito di Dio, perché l'andare in montagna non è solo una via verso la vetta ma soprattutto una via verso gli altri."
In questi giorni rileggendo il pensiero che avevo dedicato al Carluccio, tratto da un grande libro dedicato al duro lavoro dei montanari, ho pensato, caro Mangia, questo ci riguarda ed ho ringraziato Dio per il grande dono che ci ha fatto, noi amanti del "bello", che continuamente alziamo lo sguardo……
Spesso ritorno col pensiero, ricordo le cose buone, sincere, dove " lassù " significa ancora fatica e pensieri modesti, gesti rudi, naturali, una mano callosa, una voce amica.
Lassù, dove termina la natura, la vita, inizia il ghiaccio eterno, comincia l'azzurro di Dio.
Qualcosa di noi rimane sulla montagna, qualcosa della nostra anima ritrova nuovi orizzonti, lassù, ove i nostri passi che ci accompagnavano, diventati meno pesanti sotto un sole e un'aria frizzante, hanno raggiunto ormai i pascoli del cielo: là contro il ghiacciaio che dispiega la sua maestà, quell'ombra di un uomo e dei suoi amici acquistano la plasticità insolita d'una scultura…
Sono stati momenti indimenticabili, vissuti insieme.
Lassù, sempre più su, nell'ordine delle grandezze là dove il tempo sfiora le rive deserte dell'eternità, lassù ove gli spazi silenziosi ci ispirano paura e rispetto, si sentirà finalmente parlare Iddio.
... e così " gli ultimi saranno i primi ".
Niente muore se esso vive con noi, mi dicevi, di amare gli uomini, di amare la cosa più grande che si possa avere, la vita, che si è felici quando si fa qualcosa in cui si crede.
Ora l'aria è vuota, nessuna voce è più la Vostra.
Nel cuore nessuna croce manca.
Massimo B.
Massimo B., 05/05/2003