thuler.net
Ultima Thule. Il Luogo Ideale della mitologia, il punto più lontano, la meta di ogni viaggio. Come lo Shangri-la delle popolazioni Himalayane o la Valle Perduta dei Walser. Potrebbe essere anche solo la collina dietro casa. Ma per ognuno è il luogo dove si desidera tornare.
Noi veniamo di lì: thuler.

Lago Darengo - Capanna Como

Lungo una selvaggia valle, acque limpide in un anfiteatro glaciale di alte guglie rocciose, una baita di sasso lontano da tutto, intorno un silenzio surreale rotto soltanto dal sordo mormorio delle acque che rapide scendono a valle.

Località Quota Dislivello Tempo Parziale Tempo Totale
Casniolo 702
Crotto Dangri 650 -52 0:30 0:30
Baggio 930 280 0:45 1:15
Borgo 1.069 139 0:30 1:45
Alpe Darengo 1.378 309 1:00 2:45
Lago Darengo 1.781 403 1:15 4:00
I tempi sono indicativi e arrotondati in eccesso.

La roccia chiama
Mangia La roccia chiama
Passato l'abitato di Livo si raggiunge la chiesa di San Giacomo, dove c'è possibilità di parcheggio sotto un bel castagneto, oppure si può proseguire lungo la strada sterrata fino a raggiungere le baite in località Casniolo con pochi posti auto. Meglio quindi lasciare l'auto nei pressi della chiesa S. Giacomo e proseguire a piedi, anche se ci vogliono circa 20 minuti, per giungere a Casniolo. La chiesa, risalente alla seconda metà del Quattrocento, ad un'unica navata, contiene numerosi affreschi commissionati da famiglie locali a pittori itineranti del XV-XVI secolo; una particolare attenzione merita la bellissima abside del chiavennese Sebastiano da Piuro, ma purtroppo danneggiata da infiltrazioni d'acqua. La chiesa è aperta solo durante le ricorrenze paesane; dal sagrato si gode un'ottima vista della valle di Livo.

Da Casniolo si prosegue lungo la strada sterrata in leggera discesa fino a raggiungere crotto Dangri e, passato il bellissimo ponte in pietra miracolosamente sopravvissuto alla disastrosa alluvione del 1987, si sale nel bosco lungo una ripida mulattiera. Ad un tratto dal fitto bosco si intravede il seicentesco santuario della Madonna di Livo, continuando lungo lo stesso sentiero si raggiungono i prati e le baite in località Baggio, dove c'è la gradita possibilità di rinfrescarsi ad una fontana.

Adesso cominciamo ad addentrarci sempre di più nella selvaggia valle Darengo. Si affievolisce la presenza umana e finalmente si zittiscono anche i telefonini più caparbi. Si prende la mulattiera che procede in costa sul versante sinistro idrografico fino a raggiungere una prima briglia (circa 970 m), la si attraversa e, passando vicino a due enormi massi, si raggiungono così le baite di Borgo. Ignorata una seconda briglia, dalla quale si dirama il sentiero che conduce al Lago Ledù, si continua sul versante destro idrografico del torrente tra un boschetto di faggi. Passata una frana all’altezza dell’alpe di Pianezza (1.252 m) si incontra un ponticello in sasso, perfettamente conservato, immerso in un prato verdissimo. Proseguendo tra larici, abeti e cespugli di rododendri si raggiungere una selvaggia conca con alcuni cavalli allo stato brado e cascinette in sasso: l’alpe Darengo.

Lungo un sentiero, non troppo marcato, in direzione Nord-Ovest, si comincia l'ultima salita, attraversando dapprima il torrente, proseguendo in un boschetto per poi uscirne e continuare a seguire la traccia del sentiero, adesso più marcata, lungo il crinale erboso. Si raggiunge così l’Avert Darengo, alcune baite appena ristrutturate tra le quali il rifugio Darengo; dal lago si sale per pochi metri alla Capanna Como.

Il lago Darengo è l’unico laghetto alpino presente nella provincia di Como nato in seguito di due glaciazioni successive. Negli ultimi decenni l’acqua, a causa delle piogge acide e della scarsa presenza di rocce calcaree in zona, si è molto inacidita causando la scomparsa dei pesci che prima lo popolavano. In questi anni si sta intervenendo cercando di invertire questo fenomeno; ultimamente è stata ridotta l’acidità ed è stato ripopolato con trote (speriamo!). Nonostante la relativa bassa quota l’ambiente è quello tipico alpino. Il percorso è lunghetto, ma non presenta difficoltà di rilievo.

Per chi pernotta in rifugio c’è la possibilità di raggiungere, in meno di 2 ore, due vette con uno straordinario panorama sull’alta Val Darengo: il Pizzo della Gratella (2.229 m) ed il Pizzo San Pio (2.304 m). Il rifugio è una sosta dell’Alta Via del Lario; questa parte dal rifugio Menaggio, continua passando dai rifugi di Sommafiume, il Giovio e di Vincino, proseguire poi verso il rifugio Alpe Manco e termina al rifugio Berlinghera.

Attrezzatura:

Scarponcini comodi. Per chi si ferma al rifugio, sono consigliati carne da fare alla griglia e un buon vino.

Cartografia:

Kompass n. 91 (Lago di Como - Lago di Lugano), Kompass n. 92 (Chiavenna - Val Bregaglia)

Accesso:

Da Como lungo la SS-340 "Regina" fino a Gravedona; da Milano raggiungere Lecco, poi lungo la superstrada SS-36 fino a Colico e qui seguire le indicazioni per Como - Menaggio ed incontrare così la SS-340 "Regina". A Gravedona seguire le indicazioni per Peglio, Livo. Arrivati a Livo attraversato il ponte all'inizio del paese, si imbocca la strada a sinistra che passa a monte dell'abitato; al bivio di prende a destra verso la chiesa di S.Giacomo.

Difficoltà richiede un certo allenamento per la lunghezza; il sentiero nell'ultimo tratto non è molto ben segnalato

Note:

Capanna Como: costruzione in muratura ad un piano, con cucina e camera da 12 posti più 2 bambini. I servizi sono esterni. Rifugio Darengo: cucina, 12 posti letto e appena ristrutturato. Sono entrambe incustodite e le chiavi sono alla sezione C.A.I. di Dongo (Tel. 0344-89722).

Note
Alcune spiegazioni sulle classificazioni e sui voti
Periodo
In che periodo è meglio andarci. ( L'iniziale della stagione: P, E, A, I )
Voto
È espresso in birre, da 1 a 5. Quante birre sareste disposti a pagare per andarci?
Difficoltà
La votazione è classificata con le seguenti voci: COMA, MOSCIO, BARZOTTO, DURO, CACIOPPO.
Con chiaro riferimento alle varie fasi della massima espressione di "valenza" dell'uomo!! E quindi anche dell'alpinista giovane dentro e brillante fuori, col ginger o il barbera nelle vene, a scelta.
Area Periodo Difficoltà Voto
Alpi Lepontine
CO
P E A barzotto

Silvano, 01/01/2001